Una vita organizzata può renderci più felici…

A dirlo è Francesca Procopio, professional organizer, l’unica certificata a Parma, una professione nuova e molto femminile


Organizzata per indole, passione e professione, Francesca Procopio ha sempre avuto una predisposizione per mettere in ordine spazi, tempi e attività, fino a trasformare questa attitudine in un lavoro: è infatti l’unica Professional Organizer certificata a Parma.

Francesca, in cosa consiste il lavoro di Professional Organizer?
“Si tratta di un consulente che aiuta le persone a migliorare la propria organizzazione personale. È una figura nata negli Stati Uniti, dove era già affermata negli anni ’90. La NAPO, l’associazione americana, è molto strutturata e suddivisa per settori. In Italia, invece, l’Associazione Nazionale (APOI) esiste solo da 11 anni: è regolata dalla legge 4 del 2013 e conta circa 130 membri, prevalentemente donne.”

È una figura richiesta sul mercato?
“Sta prendendo piede e, anche se non è ancora molto diffusa in Italia, c’è spazio per crescere in questo campo. La consulenza è richiesta principalmente da privati e aziende, meno dagli enti pubblici. È una professione praticata soprattutto dalle donne, probabilmente perché si avvicina al lavoro di cura, per il quale abbiamo una propensione naturale.”

Come sei arrivata a intraprendere questa professione?
“Mi sono iscritta all’Associazione Nazionale dei Professional Organizer nel 2020, quindi sono relativamente nuova in questo campo, ma in realtà l’ho sempre fatto. Nella mia vita, infatti, ho sempre avuto ruoli organizzativi: mi piace la tranquillità che l’organizzazione porta con sé. Le persone organizzate sono preparate ad affrontare gli imprevisti ed è una capacità che ho sempre ammirato.”

C’è un’esperienza in particolare che ti è piaciuta?
“Sì, una delle esperienze più significative è stata con uno studio fotografico specializzato nel settore food. Il mio compito era organizzare tutto: dai cuochi alle stoviglie, per garantire che il lavoro procedesse senza intoppi. È stata un’esperienza molto arricchente, che mi ha fatto capire quanto l’organizzazione sia fondamentale per il successo di qualsiasi attività.”

Se dovessi spiegare il concetto di organizzazione?
“L’organizzazione non è solo una questione di ordine, ma di benessere e qualità della vita. L’ordine riguarda l’estetica, è qualcosa bella da vedere. L’organizzazione è funzionale agli obiettivi pratici, deve rispondere alle necessità della persona e cambia con l’età perché cambiano le esigenze. Che si tratti di una casa, di un ufficio o di un’intera azienda, avere un sistema organizzativo efficace permette di risparmiare tempo, ridurre lo stress e affrontare le giornate con maggiore serenità.”

Qual è la formazione necessaria per intraprendere questa carriera?
“In Italia, da un anno esiste una certificazione, ottenibile attraverso corsi qualificati, circa 80 ore di formazione, e un esame finale, secondo il disciplinare dell’associazione professionale. Tuttavia, il background dei professionisti è molto vario: c’è chi proviene dall’architettura e si concentra sull’organizzazione degli spazi; chi ha esperienza in relazioni pubbliche istituzionali e lavora sulla gestione del tempo con i liberi professionisti. Per esempio, una mia collega, formatasi alla scuola Alma, si sta specializzando nell’organizzazione per la ristorazione. L’organizzazione è trasversale e può essere applicata in molti campi.”

In quale ambito sei specializzata?
“Nella disorganizzazione cronica. Chi ne soffre spesso non è consapevole del problema e potrebbe non cercare aiuto. Il mio compito è aiutarli a migliorare la loro organizzazione per evitare che il problema si trasformi in un disturbo più grave, come l’accumulo compulsivo. Infatti, la disorganizzazione cronica non è un termine scientifico, è stato introdotto da una ricercatrice americana per descrivere chi fatica a organizzarsi. Il disturbo da accumulo, invece, è riconosciuto nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) e viene trattato con la terapia cognitivo-comportamentale.”

Chi è il tuo cliente medio?
“Lavoro con persone diverse: professionisti, single, anziani…Ma il mio cliente medio è una famiglia: una coppia con figli e un lavoro a tempo pieno, che fatica a gestire il caos quotidiano e cerca un aiuto per ritrovare equilibrio.”

Quali consulenze offri alle famiglie?
“Oggi le persone hanno più cose da gestire e meno tempo per farlo. Aiuto a organizzare le routine quotidiane, a dividere le responsabilità tra i membri della famiglia e a insegnare ai bambini a collaborare. L’obiettivo è ridurre il carico organizzativo, che pesa soprattutto sulle donne, e semplificare la vita quotidiana.”

Citavi anche gli anziani, perché si rivolgono a un personal organizer?
“Spesso mi chiamano ottantenni che vivono da soli in case grandi, prima popolate dai figli, non più adatte a loro. Il mio lavoro consiste nel rendere gli spazi più funzionali, rendere accessibili le cose che servono, eliminare ciò che non si usa più o catalogare gli oggetti, adattando così la casa più vivibile in base alle loro nuove esigenze.”

E nelle aziende, quali sono i vantaggi del professional organizing?
“Un dipendente organizzato fa meno errori, si stanca meno e resta più a lungo in azienda. Per questo motivo, il professional organizing potrebbe essere incluso nei programmi di welfare aziendale. Un’organizzazione efficace aiuta a mantenere la concentrazione e creare un ambiente di lavoro più produttivo. Ci sono anche molti liberi professionisti che faticano a gestire il proprio tempo e le proprie finanze in modo sistematico, non sono consapevoli di quanto spendono pur essendo per loro fondamentale avere un quadro chiaro di entrate, uscite, detrazioni per tasse e costi fissi.”

Quali sono i segnali che indicano il bisogno di una consulenza?
“Uno dei più comuni è la sensazione di perdere tempo in cose inutili. Ad esempio, chi al mattino impiega mezz’ora per decidere cosa mettersi, poi litiga con i figli perché non trovano i libri da mettere nello zaino, non c’è una routine del mattino, è nervoso perché cerca disperatamente le chiavi dell’auto…è esausto ancor prima di iniziare la giornata di lavoro! Un altro segnale è accumulare troppi oggetti senza riuscire a separarsene o avere un’agenda piena di impegni ma la sensazione di non concludere nulla.”

Quanto influisce l’organizzazione sulla nostra giornata?
“Un ambiente organizzato riduce lo stress, perché permette di risparmiare tempo e affrontare la giornata con più serenità. Questo ha un impatto positivo sulle relazioni con famigliari, amici, colleghi.”

Quali abitudini possono aiutare a partire con il piede giusto?
“Utilizzare un diario del tempo aiuta a capire come viene impiegata la giornata. Piccole abitudini, come preparare i vestiti la sera prima, impostare la routine per i bambini, avere un posto fisso per le chiavi, fanno la differenza. Mi è capitato di aiutare una ragazza convinta di non avere nulla da mettere, quando in realtà aveva due armadi pieni di vestiti, alcuni ancora con il cartellino! Il problema non era la mancanza di abiti, ma il disordine e l’eccesso di scelta.”

Si nasce organizzati o si può imparare?
“Alcune persone hanno doti naturali, ma è una capacità che si allena. La consapevolezza è fondamentale per capire cosa serve e cosa non serve nella propria vita, per imparare a pianificare e migliorare la propria organizzazione.”

Sei coautrice di un libro uscito di recente…
“Sì, Professional Organizing, istruzioni per l’uso, edito da Guerini Next, con Sara Mantovani e Alessandra Janousek. Un vademecum per chi vuole avvicinarsi alla professione o capire perché rivolgersi ad un professional organizer. Lo abbiamo già presentato in diverse città d’Italia, a marzo sono già in programma alcune presentazioni anche a Parma e provincia”.

Il sito di Francesca www.francescaprocopio.it

 

Dal sito di Francesca www.francescaprocopio.it

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WRITTEN BY

 

 

 

 

 

Rosaria Frisina, giornalista, web editor e social media manager. Ha alle spalle un’esperienza ventennale nel mondo della comunicazione e dell’informazione, con particolare attenzione ai temi socio sanitari, collabora da freelance con testate e agenzie.
Ama raccontare storie, la scrittura è la sua passione, l’informazione e la cura dei contenuti l’anima del suo lavoro. 


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