RUBRICA / SCATTI E PAROLE. “Non indosserai più la cinghia su di me”

Una cinghia, una cinghia è un oggetto comune, familiare, persino bello, utile per sorreggere i pantaloni, stringere in vita una camicetta morbida, appoggiarsi lenta sui fianchi. Può essere in pelle, in stoffa a tinte vivaci, può essere leggera, persino di tulle raffinato. Ma quando lui la impugnava, quando la stringeva in mano con forza, quando era alterato dalla rabbia o dal troppo alcol, quella cinghia mi faceva davvero paura.

A volte lui mi colpiva sulle gambe, sulla schiena, sui fianchi, ed io ero terrorizzata non tanto per il dolore (a quello sono abituata), ma perché sapevo che quella cinghia avrebbe potuto uccidermi, avrebbe potuto stringersi intorno al mio collo e togliermi il respiro e la vita. No,  non voglio vederla mai più, me ne andrò, lascerò lui e questa casa, prima che quella cinghia diventi strumento della mia morte. E non indosserò mai più una cinghia, questo è certo!

In Italia, nel 2020, ci sono stati 112 femminicidi (uno ogni tre giorni) , quasi tutti in ambito familiare, compiuti da partners o ex partners. 652.OOO sono stati gli stupri, anche questi compiuti nel 62,7% dei casi dai partners.

7 milioni di donne hanno subito violenze fisiche o sessuali nel corso della loro vita.

Più di 20.000 sono state le richieste di aiuto ai Centri Antiviolenza (dati Istat).




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Scatti&Parole è la rubrica a cura di Fiammetta Mamoli e Angela Zanichelli

Fiammetta Mamoli, fotografa per passione, attraverso le immagini esprime la sua visione del mondo, racconta luoghi e soprattutto persone. Molti dei suoi lavori riguardano l’universo femminile.

Angela Zanichelli, sociologa e scrittrice, è presidente dell’associazione di promozione sociale W4W/Women for Women, impegnata nel sostegno e nella valorizzazione delle donne in ambito culturale e sociale.

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