RITRATTI/Emanuela Rupi, il progetto Mouillettes & CO

Da Verdi a Toscanini, dal culatello di Zibello al parmigiano-reggiano. Da sempre siamo abituati ad associare Parma alle sue eccellenze eno-gastronomiche e alla buona musica, ma i talenti della città ducale non si esauriscono qui. Oltre al gusto e all’udito, negli anni la nostra città ha affinato anche un altro senso: l’olfatto. Dal 2016, nel cuore del centro storico, è attivo il progetto Mouillettes & CO, una scuola di formazione olfattiva per chi lavora nel settore ma non solo, che negli anni ha saputo diventare un punto di riferimento per le aziende di settore e per gli appassionati che vorrebbero trasformare un forte interesse in una professione. 

Al timone di una squadra, unica in Italia e tutta al femminile, è Emanuela Rupi, con lei ci siamo addentrate nel complesso e affascinante mondo dell’olfatto.

Quando e come è nato il progetto Mouilettes & CO?

La fondatrice del progetto è stata Maria Grazia Fornasier, affiancata da Elena Scotti. Maria Grazia dopo diversi anni nel settore si accorse che in Italia mancava una società che formasse i professionisti attuali e futuri, così nel 2004 creò Mouillettes & CO con sede a Castelletto Sopra Ticino.

Come è avvenuto il trasferimento a Parma?

Nel 2012, dopo un lungo percorso nelle aziende di settore, sono entrata in Mouillettes & CO con l’obiettivo di trasferire la sede a Parma, una città con una lunga storia e tradizione nella filiera del profumo. L’ingresso nel team di Sara Ravo nel 2014 ha arricchito il gruppo di una competenza retail, rendendo completa l’offerta formativa. Dal 2020 fa parte della squadra anche Martina Buccella, che viene da un percorso di quasi quattro anni come valutatrice di fragranze.

Il vostro è un team di sole donne, è una scelta?

È stato casuale, la strada che ognuna di noi ha intrapreso è stata dettata dalla passione e dal coraggio. Nessuna ha fatto una scelta di tipo economico, ci sono cose che non hanno prezzo. Personalmente sono stata affascinata dal mondo della formazione, per il desiderio di restituire agli altri quello che, in quarant’anni di esperienza nel settore, grandi professionisti hanno trasmesso a me.

Vi occupate di formazione olfattiva, di cosa si tratta esattamente?

Noi educhiamo il senso dell’olfatto ai tanti mestieri della filiera del profumo e della cosmetica, con diverse specializzazioni a seconda del settore, che nel nostro caso sono tre: profumeria alcolica (profumi), cura e igiene corpo (deodoranti, shampoo, etc.) e cura e igiene casa (detersivi, profumo per ambienti, etc.).

All’APE Parma Museo si è appena conclusa la mostra “Parma città del Profumo – L’evoluzione e la modernità”, una temporanea che ha l’obiettivo di trasformarsi in un museo permanente. Voi ne siete state le ideatrici e promotrici, come è nata l’idea?

Quando abbiamo saputo della nomina di Parma a Capitale della Cultura, Sara ed io abbiamo pensato che fosse arrivata un’occasione unica, da non perdere, per rimettere in luce la storicità di Parma legata al mondo del Profumo. Visto che eravamo entrati in contatto con Giulia Ghiretti di CNA Parma abbiamo inserito l’idea nella progettualità iniziale e da lì CNA è diventata capofila del progetto, consentendoci di realizzare quello che inizialmente poteva sembrare solo un sogno.

Oltre a CNA chi è stato determinante nella realizzazione del progetto?

Si è trattato di un bellissimo lavoro di gruppo ma in particolare è stato fondamentale il contributo di Marina Lazzini di Profumeria Gianfranca. La creazione del logo, la realizzazione del catalogo e del profumo, così come l’allestimento della mostra all’Ape Parma Museo, sono stati invece realizzati da Antonella Pizzamiglio e Barbara Sereni di Artestudio srl.

A che punto è il progetto?

Dopo tre tappe che hanno visto l’allestimento della temporanea prima al Museo Glauco Lombardi, poi all’Antica Farmacia S. Filippo Neri e infine all’Ape Parma Museo – con non poche difficoltà visto il periodo pandemico che stiamo attraversando – oggi stiamo cercando una sede permanente, ci sono delle idee e lavoreremo per arrivarci. Il Comune di Parma sostiene questa iniziativa, consapevole dell’importanza del progetto e si sta impegnando nella ricerca di una location. Siamo convinte che sarebbe una grande opportunità per raccontare alle future generazioni 200 anni di storia del profumo a Parma.

Per tenere alta l’attenzione su Parma città del Profumo cosa avete fatto nei difficili mesi di pandemia?

Ad esempio abbiamo creato dei percorsi olfattivi per celebrare ogni mese una fioritura, coinvolgendo l’Orto botanico, l’Antica Farmacia San Filippo Neri, la nostra sede e le profumerie storiche. Abbiamo iniziato a marzo con la violetta. Il percorso di visita guidata iniziava all’Orto botanico, poi un incontro con un naso che interpretava la fioritura del mese, da ultima la storica profumeria Gianfranca faceva sentire una selezione di prodotti di mercato contenenti quella fioritura.

Ma non c’è solo il progetto del Museo permanente. Da poco avete realizzato un altro sogno: il primo Master di I Livello in Profumi e Cosmetici in Italia, realizzato in collaborazione con l’Università di Parma. Che figura professionale formerà questo Master?

Il corso si rivolge professionisti nell’ambito della profumeria e della cosmetica ma anche a persone che già lavorano in aziende strettamente connesse alla profumeria, intenzionati ad acquisire maggiore competenza professionale. Un aspetto importante è che le aziende della filiera del profumo – attive sul nostro territorio nel raggio di soli 32 km – accoglieranno i partecipanti al Master per i percorsi di alternanza previsti dal corso di studi.

Non solo corsi ma anche eventi

Mouillettes & Co è un’azienda che si occupa anche di organizzare eventi olfattivi, molto richiesti anche da aziende di altri settori. Abbiamo organizzato workshop e team building per grandi marchi. L’olfatto è un senso che emoziona tantissimo e ogni nostro evento è costruito su misura.

Che progetti avete per il futuro?

Ci saranno nuove settimane del profumo anche nel 2022, con percorsi olfattivi. A fine anno si spegneranno i riflettori su “Parma Capitale della Cultura” ma la nostra città – dopo tutti gli sforzi fatti per rimettere in luce questo patrimonio storico – rimarrà per sempre “Parma la Città del Profumo”.





written by

Francesca Costi, giornalista ed organizzatrice di eventi culturali. Amante dell’arte e del teatro, ha fatto delle sue più grandi passioni un lavoro.

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