
LETTURE/ C’era la Luna, quel favoloso ’68

Un doppio binario che il flusso interiore della sua scrittura emozionale trasmette non solo ai lettori della sua generazione ma a quanti cercano nel’68 le radici della lotta per i diritti sociali e civili contemporanea.
“Viva la libertà” è il motto annotato sul diario che l’accompagna nel rapporto col gruppo delle tre liceali d’estrazione nobiliare o alto borghese alla cui ombra cresce a dismisura il suo distacco dai tabù famigliari.
Condivide con Colette il motto ”Voglio fare quello che voglio” e passa dai fumetti alle letture impegnative di don Milani e Marx suggerite dal suo idolo, l’anticonformista Saverio che vive nel mitico palazzo Sforza.
WRITTEN BY
Augusta Torricelli, giornalista e scrittrice. Vive a Sala Baganza (Parma), i libri il suo pane quotidiano. Le tematiche di genere e la scrittura al femminile sono state sempre al centro dei suoi interessi culturali e del suo impegno sociale, tanto da diventare il tema centrale di diversi saggi che hanno dato voce alle donne.