Donne in Corsa, per i diritti e l’equità di genere

Camminare per sostenere i diritti e l’equità di genere. È questo lo spirito di Donne in corsa, la manifestazione sportiva benefica non competitiva promossa da CSV Emilia e Comune di Parma, insieme ad una rete di 15 associazioni di volontariato.  

La camminata, giunta all’undicesima edizione, si terrà domenica 6 ottobre lungo un percorso di cinque chilometri: partendo dal Duomo, attraverserà via Cavour, via Mazzini e viale Toscanini, per poi tornare verso il Parco Ducale attraversando il ponte Caprazucca e via Bixio. Dopo aver percorso tutto il parco, il ritorno al punto di partenza avverrà passando dalla Pilotta e piazzale della Pace.

L’appuntamento è in piazza Duomo, dove alle 14:30 aprirà l’Open Village con gli stand delle associazioni e le attività di animazione per grandi e piccoli. In piazza sarà presente anche una postazione per le ultime iscrizioni.

La partenza della camminata è prevista per le 16.30 e le premiazioni finali sono in programma alle ore 18.

È possibile iscriversi online sul sitowww.donneincorsa.it

Un kit evento per le prime 1100 iscrizioni

Con un contributo di 15 euro si riceverà il kit evento, garantito per le prime 1100 iscrizioni.

È possibile acquistare anche solo il pettorale con un contributo di 5 euro; la partecipazione è gratuita per bambine e bambini fino a 8 anni.

Compilando il form sul sito, si potrà scegliere il punto di ritiro del proprio kit gara, che, grazie alla collaborazione di Conad Centro Nord, sarà distribuito presso i punti vendita Conad della città e della provincia. I fondi raccolti contribuiranno a realizzare progetti per i diritti e l’equità di genere.

Anche quest’anno il kit evento è ricco di prodotti donati dalle aziende sostenitrici; l’oggetto più significativo contenuto nella shopper è il quaderno “Donne in Corsa” pensato insieme alle associazioni della rete. Il quaderno invita a riflettere e a superare idee generali, valori e giudizi, non sempre condivisi in modo consapevole. “Lo sapevi che…” è la trama che unisce i testi delle pagine interne. Sulla copertina, ancora una volta disegnata dall’illustratrice Federica Wetzl, tra i volti che hanno caratterizzato gli ultimi quaderni, troviamo il punto interrogativo, il segno grafico che ridà il giusto valore al dubbio, come metodo di ricerca e strumento di conoscenza può aprirci al confronto e alla vitalità delle relazioni.

I sostenitori di Donne in corsa

Donne in corsa è promossa da CSV Emilia e Comune di Parma insieme ad una rete di 15 associazioni di volontariato: ADOS Associazione Donne Operate al Seno, AMNIC, APE Associazione Progetto Endometriosi, ACISJF Casa della Giovane, AL-AMAL, Centro di Aiuto alla Vita, CFU Comitato Fibromialgici Uniti, Centro Antiviolenza, Famiglia Più, Futura, MOICA, Parma Sinergia Donna, Per Ricominciare, Pozzo di Sicar e Women for Women.

La manifestazione è resa possibile grazie al contributo di: Chiesi Farmaceutici, Conad Centro Nord, Comitato pari opportunità ODEC Parma, Cavarretta assicurazioni, ParmaCalcio1913, Davines Group, IREN, Rolly & Co, Stardea, SYStab- sistemi di consolidamento, Martini spa, Proges, Scadif, Serenissima Ristorazione, Youship.it- corriere espresso.

Indispensabile per la buona riuscita è il supporto di: Cabiria cooperativa sociale, Metronotte Vigilanza, Netface, EMC2 cooperativa sociale, Berenato&Garro – servizi per l’ambiente, Federmanager Minerva, SEIRS, Protezione Civile, Comitato pari opportunità del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Parma, De Simoni, CUS Parma, FW illustrazioni, Go! Athletic studio, Cajù, Francesca Bocchia, Enrico Grassi, Videopress e Chiara Cacciani.

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Nelle foto sopra (credits Comune di Parma): la presentazione della manifestazione in Municipio, con: le associazioni della rete; Caterina Bonetti, assessora del Comune di Parma con delega ai Diritti e pari opportunità, Elena Dondi, presidente di CSV Emila, Felicina Foglia e Cinzia Covati per la rete di Donne in Corsa.

“Donne in corsa rappresenta un importante appuntamento per Parma, un’occasione per “muoverci assieme” verso una comunità più equa e paritaria, attenta al rispetto delle diversità e alla valorizzazione delle differenze – ha dichiarato l’assessora Caterina BonettiLe tante realtà che partecipano all’iniziativa portano ciascuna il proprio messaggio, ampio, intersezionale, intergenerazionale. Tutte e tutti corriamo verso la stessa meta, ciascuno con il suo bagaglio di esperienze, testimoniando come il tema dell’uguaglianza di genere sia davvero urgente e prioritario. Corriamo per la parità salariale, contro il tetto di cristallo, per una miglior conciliazione dei tempi di vita e di cura e una più equa distribuzione dei carichi familiari. Corriamo per un pari livello di opportunità per bambine e bambini nel campo della formazione, contro gli stereotipi di genere, per un’educazione alle relazioni che valorizzi il rispetto dell’altro da sé. Corriamo per crescere assieme nei diritti come comunità e insieme la fatica della corsa diventa una festa. La strada è ancora tanta ma il Comune di Parma è in campo ogni giorno su questi temi. Un grande grazie a tutte le realtà che quotidianamente si spendono per una città più equa”.

“La rete di Donne in Corsa continua ad allargarsi e a portare all’attenzione il tema dei diritti con argomenti e strumenti rinnovati – ha commentato Elena Dondi, presidente di CSV Emilia – La presenza di associazioni varie ci parla di intersezionalità, ovvero della sovrapposizione di diverse identità sociali con le relative possibili particolari discriminazioni, oppressioni o dominazioni. Oggi, a proporre le identità sociali è chi detiene il privilegio di non essere discriminato: l’uomo, caucasico, ricco, eterosessuale. Chi non si rispecchia in questa definizione, rischia di trovarsi in una situazione discriminante; ecco perché i diritti riguardano ognuno di noi e la lotta per la loro effettiva e quotidiana applicazione è affare di tutti. Quest’anno Donne in Corsa invita ad abitare il dubbio, a usarlo come strumento di indagine di sé e del contesto in cui viviamo; ci invita a usare la domanda per non dare per scontato; per adottare una scala di valori che parli di ciascuno di noi e di ciò in cui veramente crediamo; per ambire a ciò che profondamente desideriamo.”

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