Assumere donne nel 2023, le agevolazioni ci sono!
Le agevolazioni per assumere le donne nel 2023 ci sono! A parlarcene è Isa Maggi, coordinatrice nazionale degli Stati Generali delle Donne.
Quali sono le leggi che prevedono agevolazioni per l’assunzione delle donne?
“Un esonero contributivo al 100% fino a un massimo di 8mila euro, già previsto dall’art.1 cc. 16- 19 L.178/2020 e prorogato dalla Legge di Bilancio 2023, riguarda le donne disoccupate da almeno 12 mesi, donne di qualsiasi età disoccupate da 24 mesi o da almeno 6 mesi se appartenenti ad aree svantaggiate (art.4 L.92/2012).”
Per quali contratti valgono?
“Le agevolazioni per le assunzioni di donne spettano, anche per rapporti di lavoro part-time, per: le assunzioni a tempo determinato (12 mesi) e indeterminato (18 mesi); le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto (anche non agevolato).”
Chi può fruirne?
“Possono beneficiarne diverse categorie di donne:
- disoccupate da sei mesi in settori con disparità di genere(definiti dal DM Lavoro 327/2022) ossia agricoltura, costruzioni, industria estrattiva, acqua e gestione rifiuti, industria manifatturiera, industria energetica, servizio trasporti e magazzinaggio, informazione e comunicazione, servizi generali della PA;
- disoccupate da 24 mesi di qualsiasi età, ovunque residenti.
- lavoratrici over 50 disoccupate da almeno 12 mesi o “prive di impiego regolarmente retribuito” (per le attività di lavoro autonomo o parasubordinato, il requisito è la remunerazione annuale inferiore alla soglia imponibile).
- lavoratrici di qualsiasi età al Sud e Isole che si trovano in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea e sono prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; le Regioni interessate sono Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.”
Quali sono i datori di lavoro che hanno diritto al riconoscimento dei benefici?
“Come chiarisce anche l’INPS, nella Circolare attuativa n.58 del 23 giugno 2023:
- gli enti pubblici economici;
- gli Istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici;
- gli enti privatizzati trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
- le ex IPAB trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato,;
- le aziende speciali costituite anche in consorzio
- i consorzi di bonifica;
- i consorzi industriali;
- gli enti morali;
- gli enti ecclesiastici”.
WRITTEN BY
Manuela Amadei, due mandati sindaca di Zibello, professione svolta nel Gruppo Iren come Dirigente Affari Legali. Referente degli Stati Generali delle Donne a Parma, impegnata in Associazioni femminili, tra cui FIDAPA BPW (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), e volontaria Protezione Civile.