RITRATTI/Noa Zatta / attrice
Attrice d’origine italo-svizzera, la parmigiana Noa Zatta ha 20 anni ed è figlia d’arte: la madre, Simonetta Checchia, è attrice e regista e il padre, Vivian Zatta, è cantante lirico. Noa ha cominciato a calcare le scene da piccolissima, sia nel teatro di prosa che nel mondo della lirica. Nel 2013 ha fatto il suo esordio al cinema, interpretando il ruolo di Stella (co-protagonista) sul set del film “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores. Attualmente vive a Londra, dove sta frequentando la East 15 Acting School.
Sei giovanissima e hai già all’attivo tantissime esperienze in campo artistico: canti, reciti, suoni il violino, qual è la tua passione più grande?
“L’idea è di Sono appassionata d’arte in generale, amo disegnare, cantare, suonare, fare fotografie e scrivere. La mia passione più grande sicuramente è recitare, ultimamente però ho iniziato a dedicarmi anche alla regia.
Hai sempre saputo che questa sarebbe stata la tua strada o è una consapevolezza che è nata col tempo?
In realtà sì, è sempre stato il mio sogno fin da bambina. Ero spesso a teatro con mia mamma, che ci lavorava, osservavo tutti gli attori e li invidiavo perché volevo salire sul palco anch’io, così spesso mi mettevo a fare i capricci. Poi hanno capito e mi ci hanno fatto salire. Una volta mi hanno sorpreso mentre mi guardavo allo specchio provando il discorso di ringraziamento per l’Oscar. Avrò avuto otto anni…
“La prova dell’acqua amara” è il tuo esordio alla regia, ce ne vuoi parlare?
L’idea è nata insieme ai miei compagni di corso. Per la pandemia la messa in scena del testo elisabettiano “The Alchemist” di Ben Jonson si è trasformata in un film che abbiamo girato tutti insieme. Ci siamo trovati bene e abbiamo voluto continuare progettando un film interamente frutto della nostra creatività e non di una richiesta didattica.
Perché un fantasy?
Amo questo genere e ho sempre avuto in testa una storia particolare, nata da un mio sogno.Il film è una storia d’amore fantastica che parla di Allen e Bia; un ragazzo umano e una ragazza serpente. Ambientato negli anni ‘40 nella campagna inglese, racconta il loro amore e la vita della gente intorno a loro. La storia parla anche di pregiudizi e di tradimento, temi purtroppo sempre attuali. La vicenda e le ambientazioni ci consentiranno di creare costumi particolari e di girare in ambienti dalle atmosfere magiche e antiche, come il paese di Mistley e la foresta di Epping, Houghton House. In scena con noi avremo anche un vero serpente, addestrato per il cinema, Olive.
Come lo finanzierete?
Abbiamo creato una pagina su gofundme per raccogliere i fondi necessari perché questa produzione veda la luce. Cast e staff sono pronti, tutto ciò di cui abbiamo bisogno ora è un po’ di supporto, con donazioni e condivisioni della nostra pagina di raccolta. Finora abbiamo racimolato 1975 sterline, su un obiettivo di 5000. Questa cifra ci consentirà di coprire le spese vive di produzione. Abbiamo inoltre creato una pagina Instagram collegata, @theordealofthebitterwater e una pagina Facebook, The Ordeal of the Bitter Water. Man mano posteremo dettagli su cast e staff, e sulle varie fasi del nostro progetto, in inglese e italiano.