RITRATTI/Alicanto / Guide turistiche
ALICANTO sono ALICe Abbati e ANTOnella Ramazzotti, due guide turistiche certificate per l’Emilia Romagna, entrambe laureate in Conservazione dei Beni Culturali. Amiche e colleghe – patita per la scrittura una, foto addicted l’altra, sono il mix perfetto che ha reso possibile trasformare la loro passione comune – l’amore e la conoscenza per il territorio emiliano – in un vero e proprio lavoro. Ne abbiamo parlato con Antonella.
Quando è nato il vostro progetto?
Abbiamo cominciato a parlarne nel 2017 ma è stato durante il primo lockdown che abbiamo avuto il tempo per concentrarci e dare concretezza alle nostre idee. Abbiamo sentito l’esigenza di creare qualcosa insieme perché abbiamo lo stesso modo di approcciare al lavoro, amiamo in particolare creare attività per bambini.
Sono quindi i piccoli visitatori il vostro pubblico ideale?
Direi di sì, perché le visite guidate con loro sono molto più partecipate e interattive. I bambini fanno tante domande e spesso ci fanno osservare cose che neppure noi che facciamo questo lavoro da tanti anni avevamo notato. Coi bambini si devi essere quasi più preparati che con gli adulti, perché con le loro domande spiazzanti finiscono per creare collegamenti improbabili, cui bisogna però sempre dare una risposta efficace.
Quali sono i vostri itinerari preferiti?
In primis la città con gli spazi emblematici che rappresentano la nostra parmigianità: Duomo, Battistero, Parco Ducale, Complesso della Pilotta. Si possono costruire infiniti percorsi, per questo sono il nostro campo d’azione privilegiato sull’esterno. Per chi vuole approfondire riflessioni sul passato e sul futuro della città in questo momento, a Palazzo Bossi Bocchi c’è anche un’occasione in più: fino al 19 dicembre 2021 è infatti visitabile la mostra Parma città d’oro una serie di progetti coordinati che prefigurando una città verde, accessibile e accogliente, capace di mettere in risalto il nostro patrimonio storico-artistico di Parma.
La visita guidata su misura che avete organizzato che più vi ha entusiasmato?
Siamo molto soddisfatte delle viste doppie rivolte alle famiglie. Una di noi fa la visita guidata ai genitori e l’altra ai bambini. Il luogo visitato è lo stesso ma l’approccio è completamente diverso e alla fine di ogni tappa sono i bambini che fanno le domande ai genitori. È un’attività che le famiglie in questo modo possono fare insieme, ciascuno traendo suggestioni e stimoli diversi, che poi hanno modo di condividere alla fine del percorso. Abbiamo appena lanciato tre date e sono andate subito esaurite, pensiamo di proporne altre a breve.
A Parma il mondo delle guide turistiche è più femminile che maschile
È vero, ma negli ultimi anni abbiamo visto un aumento dei colleghi uomini. E’ difficile vivere di questo mestiere, in passato molte guide erano insegnanti di lingua che lo facevano come secondo lavoro, ora non è più così, molti di noi lo stanno trasformando nella prima attività principale. Probabilmente per retaggio sociale gli uomini erano meno propensi ad intraprendere un lavoro che è sempre stato anche molto stagionale, ora le cose stanno cambiando e ne siamo felici, è un arricchimento per tutti.
Lavorate più con la città o coi turisti?
Prima del Covid avevamo molti turisti giapponesi e americani, erano gruppi grandi, da 40/50 persone. Adesso le comitive sono molto più piccole, massimo 25 persone e il turismo è di prossimità; sono clienti che vengono per lo più da città vicine. Il lavoro è cambiato ma per certi aspetti è più stimolante, c’è la volontà di riscoprire anche le piccole città e il territorio, non solo l’arte ma anche l’enogastronomia.
I progetti futuri?
Abbiamo intenzione di aprire un blog per raccontare tutto quello che facciamo e dare spunti interessanti affinchè le persone si appassionino sempre più al nostro territorio. In ultimo, infatti, il nostro obiettivo non è solo trasmettere notizie e informazioni ai visitatori, ma anche e soprattutto infondere l’entusiasmo per la storia e l’arte.