RITRATTI/NABILA MHAIDRA

E’ stata un’esperienza unica, di grande crescita. Uno degli aspetti più positivi è stata la possibilità di conoscere da vicino la macchina comunale, vivere la città da un’altra dimensione ed essere parte attiva in un progetto. Spero di aver aperto una strada, che tante ragazze possano essere stimolate ad entrare in politica, senza paura, confortate dal mio percorso, che non è stato facile ma mi ha dato tanto.

 

Si devono rispettare le normative ma il diritto di culto è inviolabile. La donna è il motore della comunità islamica, il suo ruolo deve però essere valorizzato anche con incarichi riconosciuti, in questo senso il percorso è ancora lungo.

 

La parola è la conferma di un ruolo, i termini sono importanti. In Consiglio Comunale abbiamo modificato il regolamento riguardante il linguaggio di genere: tutti i documenti che escono dalla pubblica amministrazione devono declinare il ruolo sia al maschile che al femminile. Abbiamo attivato anche un percorso nelle scuole per sensibilizzare le ragazze a scegliere anche materie scientifiche per il loro futuro professionale, incentivandole a non sentirsi limitate nel percorrere strade finora intraprese principalmente da maschi.

 

Parlare la lingua è basilare, diversamente non si ha consapevolezza, non si conoscono i propri diritti e doveri e una vera integrazione non è possibile. Serve poi avere un piano in testa, degli obiettivi che vadano oltre il semplice risparmiare soldi da mandare a casa, per vivere a pieno le opportunità che un nuovo contesto ha da offrire.

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